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Ricerca di una cura per la disabilità intellettiva nella sindrome di Down

La sindrome di Down è una condizione genetica caratterizzata dalla presenza di un cromosoma 21 in più nelle cellule delle persone che la manifestano. Si tratta della più frequente anomalia genetica dell’uomo, e solo in Italia si contano 38.000 persone colpite da tale anomalia (quasi 1 bambino ogni 1.200).

Da diversi anni il Laboratorio di Genomica del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie dell’Università di Bologna, sotto la supervisione del Prof. Pierluigi Strippoli e con il fondamentale contributo di ricercatori e ricercatrici, sta conducendo la ricerca Progetto Genoma 21, finalizzata a scoprire nuovi approcci terapeutici alla sindrome di Down.

La ricerca si ispira al pensiero scientifico del Prof. Jérôme Lejeune (1926-1994), scopritore della trisomia 21, ed è realizzata in collaborazione con il Policlinico Sant’Orsola di Bologna (in particolare con la Dott.ssa Chiara Locatelli, responsabile dell’ambulatorio di malattie rare di Neonatologia), e con un gruppo di lavoro coordinato dalla Prof.ssa Silvia Lanfranchi dell’Università di Padova.

Il Progetto Genoma 21 è la più ampia ricerca scientifica clinico-sperimentale sulla sindrome di Down condotta in Italia e coinvolge al momento 268 bambini con trisomia 21 tra i 3 e i 16 anni.  

I risultati ottenuti fino ad oggi grazie ai nostri donatori

La ricerca ha raggiunto, nel corso degli anni, importanti risultati. In particolare, il team che collabora al progetto ha scoperto che la diagnosi di sindrome di Down non dipende dall'intero cromosoma ma è associata a una piccola regione del cromosoma 21 che corrisponde a meno di un millesimo del cromosoma stesso ("regione critica"), e ha individuato un profilo metabolico caratteristico della sindrome. 

I prossimi obiettivi che possiamo raggiungere con il tuo aiuto

Nei prossimi mesi il team di ricercatori e ricercatrici che lavorano al Progetto Genoma 21 intende proporre una sperimentazione clinica per verificare se il riequilibrio del metabolismo dei monocarboni (mediante folati) possa influenzare positivamente lo sviluppo psicomotorio e le abilità cognitive dei bambini con trisomia 21.

Questo rappresenterà un ulteriore e significativo passo in avanti per realizzare quanto previsto dal Prof. Jérôme Lejeune su una possibile cura: "La troveremo. È impossibile che non riusciamo a trovarla. È un’impresa intellettuale meno difficile che spedire un uomo sulla luna. Se trovo come guarire la trisomia 21, allora si aprirà la strada verso la guarigione di tutte le altre malattie di origine genetica"

Cosa succede dopo la tua donazione

Grazie al tuo prezioso contributo, il Progetto Genoma 21 potrà continuare a raggiungere importanti risultati che miglioreranno la vita delle persone con sindrome di Down. 

Potrai seguire i progressi del progetto alla pagina dedicata del sito del Dipartimento di Scienze Biomediche e Neuromotorie, oppure iscrivendoti (in fase di donazione) alla nostra Newsletter.  

A partire da 10 €
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FAQ

  • Sono previste agevolazioni fiscali per i donatori?

    Sì, ci sono dei benefici fiscali a favore dei donatori. Le donazioni in denaro a favore dell’Università sono fiscalmente deducibili, secondo i limiti indicati dalla legge e purché siano effettuate attraverso carte di credito, anche prepagate, bonifici bancari, assegni circolari o bancari intestati all’Alma Mater Studiorum-Università di Bologna recanti la clausola “non trasferibile”.

    Benefici fiscali per persone fisiche

    Per le persone fisiche la deducibilità dal reddito complessivo del donante è integrale, senza alcun limite di reddito o di importo della donazione. In caso di erogazioni liberali finalizzate all'innovazione tecnologica,  all'edilizia    scolastica e universitaria e all'ampliamento  dell'offerta  formativa alla persona fisica è data la facoltà di detrarre la spesa nel limite fissato dalla legge. 

    Normativa di riferimento

    • Articolo 10, comma 1, lettera l-quater, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi DPR 917/1986;
    • Articolo 15 comma 1, lettera i-octies, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi DPR 917/1986.

    Benefici fiscali per persone giuridiche

    Per le persone giuridiche che siano soggetti passivi IRES il margine di deducibilità concesso dal legislatore è modulato in base alle caratteristiche dell’ente destinatario delle liberalità e/o delle attività da questo svolte.

    Sono integralmente deducibili dal reddito del soggetto erogante i fondi trasferiti per il finanziamento della ricerca, a titolo di contributo o liberalità, dalle società e dagli altri soggetti passivi dell’imposta sul reddito delle società (IRES) a favore delle Università. 

    È riconosciuta la deducibilità integrale, entro il 2% del reddito d’impresa dichiarato, nel caso in cui l’ente sia una persona giuridica che persegue esclusivamente finalità di educazione, istruzione, ricreazione, assistenza sociale e sanitaria, culto o finalità di ricerca scientifica. 

    È riconosciuta la deducibilità integrale, entro il 2% del reddito d’impresa dichiarato, fino ad un massimo di 70.000 €, nel caso in cui l’ente sia un istituto scolastico senza scopo di lucro e la donazione sia finalizzata all’innovazione tecnologica, all’edilizia scolastica e all’ampliamento dell’offerta formativa. 

    Normativa di riferimento

    • Articolo 1, commi 353 e 354, della Legge 266/2005;
    • Articolo 100 comma 2, lettera a e lettera o bis, del Testo Unico delle Imposte sui Redditi DPR 917/1986.
  • È possibile scaricare la ricevuta fiscale della donazione?

    Sì, è possibile per i donatori in possesso di codice fiscale scaricare la ricevuta fiscale cliccando sul pulsante Scarica ricevuta nell'intestazione in alto della piattaforma, inserendo il proprio C.F. e il codice IUV (Identificativo Unico di Versamento) ricevuto in fase di avvenuto pagamento. 

    La ricevuta fiscale sarà disponibile entro qualche giorno.

  • Posso donare in modo anonimo?

    Sì. In tal caso, in fase di donazione, suggeriamo di non dare il consenso per la pubblicazione del proprio nome sui siti e sul materiale istituzionali di promozione e comunicazione legati alle attività di fundraising dell’Ateneo.

    I dati personali dei donatori saranno comunque trattati dagli uffici competenti dell’Università di Bologna per la finalizzazione della donazione. 

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    La donazione è di modico valore quando, tenendo conto del valore oggettivo del bene donato in relazione alla capacità economica del donante, si può presumere che non incida in modo apprezzabile sul suo patrimonio.

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    L’Università di Bologna ha predeterminato un limite per le donazioni online pari a 10.000 € sia per i singoli privati che per le imprese.

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    Sì, è possibile effettuare donazioni dall’estero previo contatto con i nostri uffici. Si consiglia di scrivere ad arin.fundraising.@unibo.it